lunedì 1 agosto 2011

La moka



La caffettiera moka per caffè espresso è un piccolo apparecchio estremamente diffuso in quasi tutte le case d'Italia. Fu una fortunata invenzione di Renato Bialetti, il quale brevettò nel 1933 la famosa caffettiera con l'omino con i baffi. Le dimensioni variano a seconda di quanto caffè si desidera ottenere. Il caffè si misura in "tazze" o in "persone" e una moka si definisce pertanto da 1, 2, 3, 4, 6 o 9 persone o tazze.

La moka è formata da 5 elementi che si montano ad incastro tra loro:
  • la caldaia, munita di valvola di sicurezza. Lascia una via di sfogo a gas e liquidi, qualora la pressione salisse troppo e l'acqua non riuscisse a defluire.
  • il serbatoio del caffè, a forma di imbuto, dove si mette la polvere di caffè torrefatto. Questo si alloggia a incastro dentro la caldaia
  • il filtro, che trattiene la polvere del caffè ed evita che resti in sospensione nella bevanda finale.
  • la guarnizione di gomma, che trattiene il filtro in posizione ed evita la fuoriuscita laterale di acqua e vapore, alla base del serbatoio del caffè.
  • il brico, che raccoglie la bevanda stessa e che si chiude a vite sul serbatoio dell'acqua. Questo è provvisto di cannula da cui esce il caffè che si è formato per contatto tra l'acqua bollente e la polvere. Il contenitore finale ha un beccuccio dal quale si versa la bevanda ed una maniglia per afferrare l'apparecchio.
La preparazione consiste nel versare l'acqua nel contenitore, tapparlo con il filtro che viene riempito di polvere di caffè, chiudere il tutto con il corpo della caffettiera e porlo sul fuoco.
L'acqua scaldandosi fa aumentare la pressione all'interno e risale verso l'alto, passando nel filtro e filtrando nella polvere del caffè. Attraverso un beccuccio fuoriesce nel contenitore superiore. Una volta riempito il contenitore superiore, la bevanda è pronta per la degustazione.

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